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Vino, gioia terrena

Si racconta che il re Gilgamesh, alla morte di un amico, si spaventò per la sorte che sarebbe toccata anche a lui e si mise alla ricerca del segreto della vita eterna.

Durante questa ricerca, Gilgamesh incontrò Siduri, la donna del vino ed ostessa sacra, che viveva in un vigneto vicino al mare. La donna saggia, alla richiesta di indicazioni per sfuggire la morte, offrì a Gilgamesh del vino, consigliandogli di lasciare perdere quella ricerca e preferire le gioie della vita.

Il vino, già 4000 anni fa, era stato citato come gioia terrena, gioia da preferire allo sforzo di scappare alla paura della morte che è nel destino di ogni uomo.