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Se l’abito non fa il monaco, il publican fa la birreria

Perché spesso e volentieri andiamo nella stessa birreria, nello stesso pub senza neanche il bisogno di pensarci?


Magari non è nemmeno il locale più stiloso della zona, non è il meglio arredato e neanche il più comodo.
Vi siete mai chiesti perché?
Noi sì. E abbiamo capito che non è semplice abitudine (va bene ci può essere anche quella, ma non siamo creature così pigre in fondo).

Andiamo lì, nella stessa birreria, udite udite… per il publican. Vale a dire il personaggio che comanda dietro al bancone e le spine.
Ci andiamo perché ci fidiamo di lui, perché ci è simpatico e perché è carismatico.

Ci avete mai pensato che quando ci propone una novità, non abbiamo la classica diffidenza del “mi vuole far spendere di più” con cui rispondiamo con il classico “no grazie, sono a posto così”, ma senza neanche pensarci gli diciamo di sì?
Questo perché sappiamo che non vuole semplicemente vendere, ma vuole farci provare qualcosa di buono, qualcosa che lui stesso trova incredibile.
In un certo senso “ci vuole bene” e ci sentiamo coccolati.

Per essersi conquistato questa posizione, se così si può dire, il nostro publican ha sicuramente lavorato sodo. Generalmente è una persona che ama il proprio lavoro (e più di tutto la birra chiaramente) e che con pazienza e formazione ha sviluppato una competenza e quindi un’esperienza tale da meritarsi la nostra fiducia.

Nel tempo i locali si sono evoluti, le specialità birraie sono diventate strategiche per i locali e il cliente medio è sempre più attento, informato. Per questo è importante che i gestori dei locali siano al passo con i tempi, con le richieste e quindi sappiano valorizzare il proprio locale.
Tuttavia, possiamo avere il locale più aggiornato, fornito ed esteticamente eccezionale ma senza un leader dietro al bancone le birre non avranno lo stesso sapore.

Quindi, in buona (buonissima!) parte, il successo di una birreria dipende proprio da lui: il publican.

Concludiamo con una citazione di un noto psicologo e scrittore statunitense:

“La grandezza di una leadership si fonda su qualcosa di molto primitivo: la capacità di far leva sulle emozioni.” (Daniel Goleman)