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Lambrusco Lusvardi: quando tradizione e modernità si incontrano.


Il Lambrusco, un vino così emblematico. C’è chi lo vuole secco e chi lo vuole amabile, c’è a chi piace leggero e a chi più corposo. Difficilmente ho incontrato persone che fossero “universalmente” d’accordo su quello che avevano davanti. Nella nostra zona poi, è sufficiente attraversare il Po per accorgersi delle grosse differenze di gusto e tradizione legate a questo vino. La maggior parte di noi è influenzata dalle abitudini di casa, dal Lambrusco che facevano i nonni o da quello che tuttora possiamo bere alle sagre di paese. Non so se vi è mai capitato di portarne alla bocca un bicchiere e di cercare in modo nostalgico quelle caratteristiche che rievochino il sapore dell’infanzia, gli odori delle nostre case e i ricordi delle persone a noi care. Una ricerca di sensazioni pure e genuine.

La proposta di oggi è quella di spogliarci per un attimo delle nostre convinzioni e di accendere un calumet della pace, mettendo da parte quei campanilismi che dipingono in modo colorito queste terre vocate al Lambrusco.

Tra le varie cantine che lo producono oggi vogliamo citarne una in particolare: Lusvardi.
Un’azienda agricola di San Martino in Rio (RE) condotta dalla famiglia Lusvardi che si distingue per il proprio approccio innovativo e per l’utilizzo del metodo biologico.
Una realtà di recente istituzione che opera su vitigni autoctoni: Salamino e Grasparossa. Nel 2010, tornati da un’esperienza lavorativa negli Stati Uniti, Andrea Lusvardi e Rita Covezzi hanno deciso di riprendere i vigneti del padre di Andrea convertendoli al biologico.
In perfetta armonia con questa idea imprenditoriale hanno adottato un criterio agronomico in grado di valorizzare la biodiversità e hanno costruito la cantina seguendo principi di ecosostenibilità.

La loro attività si traduce nella realizzazione di prodotti freschi, “giovani” e frizzanti (in tutti i sensi). Lusvardi vuole essere un vino “di nuova generazione”, che abbia come cardini una buona bevibilità e la naturalità.

Uno dei veri meriti che vanno a questa azienda crediamo sia quello di aver “svecchiato” lo stereotipo classico del Lambrusco, troppe volte preda di un eccessivo richiamo vintage. Con i suoi prodotti vivaci e un’immagine originale e pulita, Lusvardi è stato in grado di portare un po’ di vitalità trasformando quella che poteva essere mediocrità in qualcosa di attuale, di brillante, ma fedele allo stesso tempo alle (sacre) tradizioni.