Lo stile ricalca quello del “fratello maggiore”, ma qui la concentrazione è appena (si fa per dire) “meno massiva”. Il frutto è vivido e le tonalità fresche e confit coesistono allegramente. L’allungo gustativo e post gustativo restano comunque da primato.
Gradazione alcolica | 14.5 % vol. |
Temperatura di servizio | 16° - 18° C |
Volume | 0,75 l |
Stile/Tipo | Rosso |
Vitigno | 70% Corvina|20% Rondinella|5% Croatina|5% Oseleta |
Tipo di fornitura | Bottiglia |
Annata | 2013 |
Appassimento delle uve in plateau per 45 giorni, fermentazione in acciaio con follature giornaliere per 15 giorni, compresi 2 giorni di macerazione, decantazione e affinamento 24 mesi in barrique nuove
Oggi lo stile “Dal Forno” è diventato paradigmatico di quella Valpolicella lontana dagli ettolitri di vino facile venduto a buon prezzo, anzi, si potrebbe inquadrare come l’esatto contrario. La scuola è stata quella di “Bepi” Quintarelli, portabandiera della tradizione e della qualità senza compromessi, conosciuto da Romano dal Forno poco più che ventenne. Ma Romano ha estremizzato ulteriormente, con impianti fittissimi e rese infime, rinunciando alla Molinara “che fa massa” e valorizzando l’Oseleta e le altre autoctone con appassimenti iper-calibrati ed uso di legni nuovi con tostature importanti. La vallata di Illasi, che ospita i vigneti e la faraonica cantina, si snoda al limite est della denominazione, relativamente distante dalla zona “classica”, ma l’impronta dei Dal Forno (grazie anche all’apporto dei figli Marco, Luca e Michele) è diventata un modello a cui molti produttori si ispirano, quasi sempre accontentandosi di “assomigliare”. 100 chili di uva per 15 litri di Amarone è la proporzione che può dare l’idea dell’approccio…